- Questo topic ha 7 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 3 giorni, 11 ore fa da Manuela Arata.
-
AutorePost
-
-
7 Novembre 2024 alle 0:33 #2670Cristiano De VergoriModeratore
Benvenute e benvenuti,
Questo forum vuole favorire il dialogo e lo scambio di idee riguardo a quale debba essere il futuro dell’Unione europea (Ue) in una prospettiva liberal-democratica.
L’importanza di questo argomento appare chiara se si considera il profondo e indiscutibile legame che esiste tra la dimensione nazionale e quella comunitaria sui temi politici, economici e sociali. Una credibile visione di futuro per uno Stato membro e fondatore dell’Ue – come quella che Orizzonti Liberali si propone di offrire – deve includere necessariamente un’agenda europea.
L’obiettivo del forum è quindi quello di contribuire a definire la posizione di Orizzonti Liberali sull’integrazione europea. Questo vale sia per quanto riguarda i principi di fondo, sia per quanto riguarda le specifiche politiche da attuare nella sfera interna ed esterna dell’Ue.
Come detto, questo forum è un’area di discussione aperta e flessibile, senza impegno. Oltre al forum, esiste anche un gruppo privato sull’integrazione europea. Rispetto al forum, il gruppo privato ha uno scopo più concreto, ovvero la stesura di documenti (position papers) che riassumano il punto di vista di Orizzonti Liberali sui vari temi legati all’integrazione europea. Al gruppo privato possono iscriversi liberamente tutti coloro che hanno il desiderio di dare il proprio contributo in questo senso.
-
9 Novembre 2024 alle 17:20 #2703Manuela ArataPartecipante
Credo che per arrivare all’integrazione europea sia opportuna innanzitutto una condivisione delle best practices, individuando il Paese o i Paesi che hanno il miglior sistema in un certo settore (partirei dal fisco) che gli officer di quel Paese vengono a spiegare ai colleghi mentre si predispone l’infrastruttura da utilizzare. In questo modo si avrebbe anche una connessione diretta tra colleghi europei che nella mia vita professionale ho verificato essere la best practice assoluta
-
11 Novembre 2024 alle 23:54 #2715Cristiano De VergoriModeratore
Grazie Manuela, sono d’accordo. Credo che la condivisione delle best practices europee sia in effetti cruciale per diffondere soluzioni efficaci a problemi spesso comuni tra gli Stati Membri dell’Ue. Questo scambio non solo favorisce l’innovazione nei vari settori in cui si applica, ma può contribuire in modo significativo anche alla convergenza degli Stati Membri verso standard comuni – il che vuole dire maggior integrazione (anche se in modo diciamo ‘soft’).
Nella tua esperienza professionale, qual è stato il valore aggiunto dello scambio di best practices?
-
9 Dicembre 2024 alle 0:19 #2872Manuela ArataPartecipante
Abbiamo fatto (un gruppo di colleghi) una cosa importante: EARMA (associazione dei manager della ricerca) scambi di staff per far collaborare nei progetti di ricerca anche gli amministrativi, che così hanno partecipato sia alla stesura delle proposte che alla gestione dei progetti approvati, superando il muro che divideva da sempre in tutti i Paesi la ricerca dall’amministrazione
-
-
9 Novembre 2024 alle 17:24 #2704Manuela ArataPartecipante
Sempre a proposito di identità un secondo suggerimento semplice semplice: i ricercatori dei Paesi europei dovrebbero essere caldamente invitati a firmare i loro lavori aggiungendo alla fine delle credenziali, EU
così fanno gli Statunitensi, i Canadesi, eccetera
Oggi la Commissione chiede di indicare che il progetto è stato finanziato dalla CE, ma non è la stessa cosa, non è identità. Invece se mi firmassi
M.Arata, National Institute for the Physics of Matter, Genoa, Italy, EU
entrerebbe immediatamente nelle statistiche, e l’Europa risulterebbe first producer anche prima della Cina, secondo me, creando senso di appartenenza e orgoglio nei ricercatori europei
-
12 Novembre 2024 alle 0:34 #2716Cristiano De VergoriModeratore
Grazie Manuela. Credo che comportamenti come questo – che nel loro piccolo contribuiscono ad un senso di appartenenza – possano essere favoriti dal rafforzamento della cosiddetta European Research Area (ERA), ossia la creazione di un mercato unico Ue per la ricerca, l’innovazione e la tecnologia.
A tal proposito, la Commissione europea ha recentemente pubblicato una Comunicazione (non-legislativa) che individua 4 aree su cui è necessario concentrarsi per rafforzare l’ERA (qui in breve, qui per il documento completo).
Inoltre, la Presidente della Commissione europea ha indicato il rafforzamento dell’ERA come uno dei principali obiettivi della nuova Commissaria Ue per la ricerca e l’innovazione Ekaterina Zaharieva (ad oggi solo nominata, in attesa di ricevere approvazione ufficiale da parte del Parlamento europeo insieme a tutte le altre nomine per i ruoli di Commissari/e): questa indicazione, insieme alle le altre priorità nel portafoglio di Zaharieva, è disponibile qui.
Che cosa ne pensate?
-
9 Dicembre 2024 alle 0:17 #2871Manuela ArataPartecipante
Penso che non ci hanno messo certamente un commissario importante. Parlano, ma poi quello che conta sono altri argomenti. Invece parlare con i ricercatori sarebbe utile, bisogna partire dal basso.
-
-
13 Novembre 2024 alle 12:01 #2717Carlo ZijnoPartecipante
Grazie per avermi accettato in questo forum!
Mi occupo principalmente di reti transeuropee dei trasporti, credo di poter dare un contributo soprattutto in questo ambito.
A presto!
Carlo Zijno
-
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.