Taggato: riforma fiscale; principi; equità; sviluppo; sostenibilità bilancio pubblico #aliquote #evasione
- Questo topic ha 8 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 1 settimana, 2 giorni fa da Arlette Guasconi.
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6 Novembre 2024 alle 23:56 #2666Francesco M. RennePartecipante
buongiorno a tutti,
chiedo di inserire qui in risposta il vostro nominativo + mail, chiedendovi la disponibilità ad un primo incontro in videocall (zoom, se va bene a tutti) che proporrei per lunedì 11 alle ore 18 (inserirò lunedì il link nel thread)
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6 Novembre 2024 alle 23:58 #2667Francesco M. RennePartecipante
per introdurre la discussione, allego una slide di “entrata”:
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7 Novembre 2024 alle 18:47 #2693Paolo SavaresePartecipante
Buonasera,
il mio nome è Paolo Savarese e la mia email è savaresepaolo1@gmail.com. A disposizione per il primo incontro lunedì 11 alle ore 18.
Grazie mille,
Paolo
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7 Novembre 2024 alle 21:21 #2694Attilio Giuseppe AmatoPartecipante
Buonasera, mi chiamo Attilio Amato. La mia email è attilio.giuseppe.amato@gmail.com e sono disponibile per un primo incontro lunedì 11 alle 1800 in zoom.
Grazie -
8 Novembre 2024 alle 19:32 #2700VittorioPartecipante
Buonasera a tutti, sono Vittorio Di Stefano , mail: vidist@me.com , e sono disponibile lunedi 11 alle 18.00 , salvo imprevisti in ufficio.
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11 Novembre 2024 alle 10:27 #2713Paolo SavaresePartecipante
Buongiorno a tutti, è confermato l’incontro di stasera alle 18? Grazie mille, Paolo
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11 Novembre 2024 alle 10:32 #2714Francesco M. RennePartecipante
sì, è confermato; posterò il link nel primo pomeriggio
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30 Novembre 2024 alle 21:57 #2846EnricoTrainoPartecipante
Buonasera al coordinatore Francesco M. Renne e buonasera a tutti.
Non sono nel gruppo, ma mi fa piacere inviare un paio di spunti di riflessione, perché come ebbe a dire una volta Gordon Brown, “Non c’è niente di più politico delle tasse”.
Numero delle aliquote IRPEF
La prima osservazione che vorrei proporvi è relativa al numero delle aliquote IRPEF.
Quello di voler presentare la riduzione delle aliquote come una semplificazione del sistema fiscale è un approccio che io ritengo populista, oltre che poco coerente con il dettato costituzionale.
La complessità del sistema non risiede certamente nel numero delle aliquote(1), ed io ritengo che tre aliquote (23%, 35% e 43%) siano anzi poche.
Mi spiego.
Era già scandaloso che l’aliquota marginale più alta scattasse a partire dai 75.000 €, quasi che quello fosse il limite oltre il quale un contribuente potesse definirsi “ricco”.
Ora, come lo stesso Marattin ha recentemente sottolineato, questo limite è stato abbassato a 50.000 €!
Una proposta sensata sarebbe a mio parere (ovviamente previa analisi dell’impatto sul gettito complessivo e sulle coperture) alzare nuovamente questa soglia (a 100.000€?) e contemporaneamente introdurre una quarta aliquota marginale (45%?), a partire da un valore di reddito più alto (150.000 o ancora meglio 200.000€).Lotta all’evasione, un tabù da superare.
Come probabilmente avete letto, poco tempo fa un sondaggio se volete “di parte”, commissionato da OXFAM a Demopolis, ha registrato che gli italiani ritengono che il sistema fiscale italiano sia iniquo.
(https://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2016/11/Risultati-Sondaggio-Demopolis_OXFAM.pdf)
Al di là di questa percezione diffusa, come sappiamo (2), il carico fiscale grava soprattutto, oltre che sulle imprese, sui lavoratori dipendenti e sui pensionati di reddito medio ed alto, che sostengono il peso della gran parte dell’IRPEF.
Questa parte di cittadini – e di elettori – non è ovviamente contenta dello stato delle cose.
D’altro canto, molti indicatori portano a ritenere che ci sia una colossale evasione fiscale da parte dei lavoratori autonomi.
Nessun partito ha osato mai fare del recupero dell’evasione fiscale parte qualificante del proprio programma.
Ma partito deriva da “parte”, ovvero è un’associazione che si ripromette di rappresentare gli interessi di una parte della società.
Ora, se gli interessi del “popolo delle partite IVA” sono da sempre ampiamente rappresentate dai partiti “di destra”, e quelli dei lavoratori a basso reddito dai partiti “di sinistra”, siamo proprio sicuri che un partito liberal-democratico non trarrebbe (significativo) consenso elettorale da una battaglia per il recupero dell’evasione fiscale? “Pagare tutti per pagare meno”?
Vi lascio questo quesito a titolo di spunto di riflessione e discussione.Un Cordiale Saluto e buon Lavoro a tutti.
(1) Sorvolo sui possibili riferimenti al sistema tedesco, in cui l’aliquota varia in maniera continua al variare del reddito.
(2) Non sto a citare le innumerevoli fonti, potremmo anche riferirci al data base ISTAT e fare due estrazioni e due calcoli.
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3 Dicembre 2024 alle 7:05 #2858Arlette GuasconiPartecipante
L’evasione fiscale praticamente sistematica e impunita di fatto è il primo elemento di sfiducia nelle istituzioni. Inutile fare leggi che nessuno fa rispettare o infliggere punizioni che nessuno verifica che siano eseguite. Tutto ciò rende le istituzioni non credibili poi si aggiungono le “sparate” in campagna elettorale per far voti impunite se disattese da chi eletto.
Va prima riformato il rapporto tra obblighi (da rispettare da cittadini e politici ugualmente) e pene (da scontare anche da parte di chi fa promesse impossibili x prender voti perchè il cittadino ha diritto alla verità)
Si deve lavorare per cambiare la mentalità per arrivare a ostracizzare chi fa il furbo e non a guardarlo con ammirazione (come spesso ho colto quando ho sentito dire ho pagato in nero e ho avuto un bello sconto)
Siamo in un mare di debiti quindi ogni modifica a beneficio di chi ora paga “per tutti” (aliquote ecc) puo incidere gravemente sulle disponibilità quindi la lotta all’evasione viene prima o comunque le modifiche se si propongono devono mantenere le entrate attuali almeno nel complesso per non peggiorare il gettito “certo” attuale
Io tasserei oltre una soglia minima di spesa personale di sopravvivenza consentendo di assoggettare a un aliquota bassissima tutte le spese documentate extra vita-base (vacanze, ristoranti, manutentore, cultura insomma il non indispensabile) esenti da Iva se fatturate e il resto dello stipendio a scaglioni ma, in caso di frode anche minima nella documentazione di queste spese documentate ad aliquota super vantaggiosa, pesanti conseguenze perfino nel penale per direttissima (quasi d’ufficio) con ore di lavoro da dare al sociale da dissuadere qualunque furbetto dal trovare la gabola idem per lavoro nero a carico di entrambi (datore e lavoratore). Le multe non sono dissuasive e poi non le pagano mai (sono sempre nullatenenti) andare a lavorare in un ricovero per anziani o a fare le strade o peggio invece si che tutti possono e sarebbe anche immediatamente utile e la pena certamente scontata!
In ultimo le somme recuperate dall’evasione dovrebbero avere un vincolo di destinazione. Oggi se fosse la Sanità o il dissesto idrogeologico tutti collaborerebbero a combattere l’evasione perchè sono due temi molto sentiti e in piu sarebbe bene che fosse detto prima quale intervento verrebbe fatto nel tale campo con i soldi recuperati con un resoconto annuale pubblico di “tanto recuperato e tanto speso e come nel dettaglio”… ambulatorio X .. bacino del tal fiume non il solito ” abbiamo provveduto a migliorare il territorio … e non si sa ne come ne dove..
Scusate se mi sono dilungata e se non ho specifiche competenze in materia .. solo un pensiero da generica cittadina “pagante” da sempre
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