- Questo topic ha 3 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 4 mesi, 3 settimane fa da
Manuela Arata.
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18 Dicembre 2024 alle 18:12 #2900
Manuela Arata
PartecipanteConcordo al 200% e sottolineo l’importanza di mettere insieme anche gli Enti di Ricerca, che ne hanno ancora più bisogno perché fanno molto sviluppo tecnologico e interagiscono con il sistema delle imprese e dei servizi continuativamente (e oggi hanno ancora meno autonomia delle Università). Se c’è bisogno di lavorarci sono pronta con consapevolezza di dove bisogna puntare precisamente.
Sono anche d’accordo sull’abolizione del titolo di studio. Non sono laureata (ho studiato lingue al Liceo e la mia carriera è nata dal fatto che ero l’unica “burocrate” in grado di trattare a livello internazionale, per esempio per i Programmi Quadro UE. Quando ero DG dell’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia ho introdotto molte innovazioni grazie ad un rapporto costante con il Ministero del Tesoro e ad un sistema di contabilità trasparente che ispirava la loro fiducia. Quando Moratti fece l’idiozia di accorpare INFM al CNR qualcuno parlava di farmi fare il DG al CNR e portare queste innovazioni nel più grande ente di ricerca italiano, ma non essendo laureata fui dirottata da fare il Technology Transfer Officer. A Direttore Generale fu nominato un Geografo (si udite bene geografo), lui sì laureato, ma penso non avesse mai visto un bilancio in vita sua. Avessero fatto una call per professionalità me la sarei almeno giocata con professionisti come me.
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23 Dicembre 2024 alle 10:12 #2923
EnricoTraino
PartecipanteMi dispiace non essere riuscito a partecipare, in effetti non c’era molto preavviso.
Quella di trasformare gli atenei in fondazioni di diritto privato a capitale interamente pubblico, anche considerando che è un’approccio già sperimentato nei paesi anglosassoni, a me pare una rivoluzione profonda che consentirebbe di sgravarle dalla burocrazia della pubblica amministrazione… tuttavia i pareri a caldo di un paio di conoscenti docenti universitari che ho interpellato non sono stati entusiasti, ma non c’era tempo di argomentare in dettaglio, sarebbe interessante sapere cosa ne pensi un campione più ampio.
Quanto ad abolire il valore legale del titolo di studio, è un tema di cui si parla da molto ma che non ho mai approfondito, non mi sento titolato ad esprimermi.
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28 Dicembre 2024 alle 12:49 #2932
Manuela Arata
PartecipanteE’ il motivo per cui i tentativi fatti anni fa sono naufragati… Gli Universitari per la maggior parte sono contrari ad assumere qualsivoglia responsabilità. Pensare poi di affrontare la libertà li terrorizza… Per questo ho suggerito a Luigi di proporre la trasformazione per le Università e gli Enti di Ricerca, attuandola gradualmente con un accompagnamento molto attento e mirato…
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