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16 Dicembre 2024 alle 13:11 #2888Alessandra FranziModeratore
Buongiorno a tutti!
Vi invito a partecipare al dibattito in cui sarà presente anche l’On. Luigi Marattin per qualche minuto per presentare la proposta di Riforma di questo aspetto dell’Università ( trasformazione degli atenei in fondazioni di diritto privato insieme all’eliminazione del valore legale al titolo di studio).
Qui la proposta:
Le università oggi sono realtà di mercato.
Che non significa affatto che debbano rispondere ad aziende private o, necessariamente, alle necessità del mercato dei beni, dei servizi o persino del lavoro.
Significa semplicemente che le università oggi hanno a che fare con dinamiche di domanda e offerta (di studenti, di professori, di pubblicazioni, di fondi di ricerca), su base internazionale e in un contesto competitivo.
Se è così allora, non possono essere regolate da una infrastruttura giuridica – il diritto amministrativo – che serve, per definizione, a regolare realtà non-di-mercato.
Assumere un giovane professore capace di competere sul mercato mondiale della ricerca e della didattica, infatti, non può seguire le stesse procedure che si usano per assumere un agente di polizia municipale o un geometra in un comune. E questo non certo per istituire inesistenti gerarchie di importanza tra queste figure, ma per un motivo molto più semplice: i geometri o gli agenti di pulizia municipale hanno funzioni di regolamentazione pubblica e non competono sul mercato, mentre i professori universitari si.
Gli atenei, invece, devono essere liberati dall’oppressione burocratica ed essere nelle reali condizioni di poter far emergere e coltivare i talenti, lontani dall’appiattimento che troppo spesso caratterizza la pubblica amministrazione.
Allora la soluzione è semplice, e duplice:
a) Trasformare gli atenei in fondazioni di diritto privato a capitale interamente pubblico (come in Gran Bretagna e persino alcuni dei migliori atenei USA): facendo uscire le università dalla gabbia del diritto amministrativo (e dalla burocrazia della pubblica amministrazione), ma salvaguardando al contempo la presenza pubblica, si consentirà di poter competere sul mercato al meglio delle proprie potenzialità.
b) Abolire il valore legale del titolo di studio, per far sì che la competizione non sia artificialmente appiattita ex-post da un valore legale uguale per tutti, ma che si svolga sulla base della qualità effettiva dei risultati conseguiti.
Totale durata dell’incontro 1h 15 mins
Interventi di 2 mins
Invito a mandare proposte sul file su Google drive qui allegato:
Grazie !
E partecipate numerosi!
Alessandra Franzi is inviting you to a scheduled Zoom meeting.
Topic: TRASFORMAZIONE DEGLI ATENEI IN FONDAZIONI DI DIRITTO PRIVATO
Time: Dec 17, 2024 07:45 PM Rome
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18 Dicembre 2024 alle 18:12 #2900Manuela ArataPartecipante
Concordo al 200% e sottolineo l’importanza di mettere insieme anche gli Enti di Ricerca, che ne hanno ancora più bisogno perché fanno molto sviluppo tecnologico e interagiscono con il sistema delle imprese e dei servizi continuativamente (e oggi hanno ancora meno autonomia delle Università). Se c’è bisogno di lavorarci sono pronta con consapevolezza di dove bisogna puntare precisamente.
Sono anche d’accordo sull’abolizione del titolo di studio. Non sono laureata (ho studiato lingue al Liceo e la mia carriera è nata dal fatto che ero l’unica “burocrate” in grado di trattare a livello internazionale, per esempio per i Programmi Quadro UE. Quando ero DG dell’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia ho introdotto molte innovazioni grazie ad un rapporto costante con il Ministero del Tesoro e ad un sistema di contabilità trasparente che ispirava la loro fiducia. Quando Moratti fece l’idiozia di accorpare INFM al CNR qualcuno parlava di farmi fare il DG al CNR e portare queste innovazioni nel più grande ente di ricerca italiano, ma non essendo laureata fui dirottata da fare il Technology Transfer Officer. A Direttore Generale fu nominato un Geografo (si udite bene geografo), lui sì laureato, ma penso non avesse mai visto un bilancio in vita sua. Avessero fatto una call per professionalità me la sarei almeno giocata con professionisti come me.
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23 Dicembre 2024 alle 10:12 #2923EnricoTrainoPartecipante
Mi dispiace non essere riuscito a partecipare, in effetti non c’era molto preavviso.
Quella di trasformare gli atenei in fondazioni di diritto privato a capitale interamente pubblico, anche considerando che è un’approccio già sperimentato nei paesi anglosassoni, a me pare una rivoluzione profonda che consentirebbe di sgravarle dalla burocrazia della pubblica amministrazione… tuttavia i pareri a caldo di un paio di conoscenti docenti universitari che ho interpellato non sono stati entusiasti, ma non c’era tempo di argomentare in dettaglio, sarebbe interessante sapere cosa ne pensi un campione più ampio.
Quanto ad abolire il valore legale del titolo di studio, è un tema di cui si parla da molto ma che non ho mai approfondito, non mi sento titolato ad esprimermi.
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28 Dicembre 2024 alle 12:49 #2932Manuela ArataPartecipante
E’ il motivo per cui i tentativi fatti anni fa sono naufragati… Gli Universitari per la maggior parte sono contrari ad assumere qualsivoglia responsabilità. Pensare poi di affrontare la libertà li terrorizza… Per questo ho suggerito a Luigi di proporre la trasformazione per le Università e gli Enti di Ricerca, attuandola gradualmente con un accompagnamento molto attento e mirato…
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