@christianciavatta
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7 Dicembre 2024 alle 18:47 #2869ChristianCiavattaPartecipante
1) Il nucleare è in declino in Europa perché c’è stata una massiccia campagna denigratoria che ha fatto leva sulle paure della gente per alcuni singoli casi di catastrofi nucleari (Chernobyl, Fukushima) che però riguardavano situazioni datate e gestite molto male.
Questa campagna denigratoria è stata spinta dalla Russia, per il proprio interesse di venderci gas e petrolio (a prezzi stratosferici) per alimentare le nostre centrali elettriche, ed essere dipendenti, e quindi ricattabili, in caso di guerra (come accaduto nel 2022).
Da questa breve introduzione si comprende che passare al nucleare è sia conveniente (perché fa risparmiare rispetto all’elettricità prodotta da gas, petrolio, carbone) che necessario da un punto di vista strategico e di sicurezza nazionale ed europea. Non possiamo più permetterci di dipendere dalla Russia o dal mondo arabo per la nostra energia, e su questo non si può più discutere dopo quello che è successo nel 2022, quindi se qualcuno vuole mantenere l’uso di gas o petrolio o carbone è bene che trovi qualche mega giacimento in Italia, altrimenti si passa al nucleare.
2) Questo “hype” sul nucleare non è una moda, è la constatazione di una necessità, che ci piaccia o no si va al nucleare, perché solo il nucleare garantisce la nostra sicurezza nazionale. Essere contro a ciò che è ovvio e necessario è ciò che ha caratterizzato il grillismo e gli altri movimenti antagonisti, non riguarda mai i liberali. L’antagonismo non è tollerabile in un movimento liberale.
3) Nel 2022 la Russia ha fatto sabotare centrali nucleari in nord Europa, e forse non solo lì, quindi la sicurezza militare delle centrali nucleari è una priorità.
4) La questione climatica della riduzione di Co2 è in realtà meno importante di quella economica e di sicurezza europea, il nucleare risolve tre problemi, Co2 emessa in atmosfera, riduce le bollette e soprattutto ci rende indipendenti da Russia e mondo arabo, lasciando, soprattutto la Russia, senza la sua principale fonte di liquidità (che spende in armi da usare contro i civili in Ucraina e potenzialmente un domani contro di noi).
5) Le fonti rinnovabili non possono sostituire il nucleare, ma possono affiancarsi ad esso, perché ci sono dei momenti di picco, in cui le rinnovabili producono molto, ma poi dei momenti in cui producono troppo poco, e allora serve l’integrazione del nucleare. Se non troviamo dei modi efficienti ed economici di stoccare l’energia prodotta dalle rinnovabili per usarle nei momenti di bassa produzione, dobbiamo avere il nucleare per compensare.
6) Lo stoccaggio delle scorie è un tema che può essere eliminato utilizzando i reattori al torio, e visto che stiamo iniziando un percorso da zero, un percorso che durerà diversi anni prima di avere delle centrali funzionanti, sarebbe bene partire direttamente con delle centrali che possano utilizzare al meglio il torio.
Se poi consideriamo che giacimenti di torio sono presenti anche in Italia, anche se mai analizzati seriamente, sarebbe utile entrare in questo business immediatamente, per avere il torio sia come fonte di energia per le centrali, che come risorsa da esportazione per il Paese.Questo è l’approccio giusto, positivo e propositivo, guardiamo i problemi, studiamoli e RISOLVIAMOLI.
Indicare i problemi e concludere immediatamente che non si può fare nulla, non è un atteggiamento da liberali, ma da populisti.
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